di Monica De Santis
Ci sono storie che non si vorrebbero raccontare. Ci sono storie che non avresti mai pensato di dover raccontare. Troppo lontane nei pensieri, impossibile che tocchi proprio a te dover parlare agli altri di un amico, un caro amico, che decide in un’uggioso primissimo pomeriggio di fine ottobre, di andare via per sempre. Eppure il Maestro Antonio Florio, Tonino per tutti, il Panda per i più intimi, ha voluto giocare questo tiro mancino, lasciando tutti spiazzati. E alla fine eccoci qua, a dover raccontare di lui, a chi lo conosceva, a chi ne ha solo sentito parlare, a chi ha apprezzato il suo modo di suonare, a chi lo conoscerà attraverso questo articolo. Difficile, davvero, per non dire impossibile farlo. Eppure lo si deve fare. Lo si deve fare perchè Antonio Tonino Florio lo merita davvero, lo merita come pochi. Figlio di Francesco, caposcuola del saxofono. Antonio Florio si diploma con lode sotto la guida del genitore al Conservatorio Martucci di Salerno che in quel periodo era sede distaccata del Conservatorio S. Pietro a Majella di Napoli. Ha iniziato la carriera musicale dalla “gavetta” nel 1966 con la Banda dell’Esercito diretta da Amleto Lacerenza, l’anno successivo è nominato Capo Fanfara del 60° Reggimento Fanteria Calabria C.A.R. da cui si congeda nel 1969. Nel 1972 è assunto quale sax tenore nell’orchestra diretta da Paolo Ormi, e suona molto intensamente in varie orchestre di musica leggera (fra cui quelle dirette da L. Fineschi, dal 1974 al 1976, dal 1984, e dal 1994 al 1996, F.Pezzullo, dal 1980, ecc.) con cui collaborando anche per la registrazione di dischi e colonne sonore di film. Dal 1987 al 1994, è stato il direttore e arrangiatore delle formazioni partecipanti ai tour nazionali di vari cantanti pop (Ivan Cattaneo, Rita Pavone, Cristiano De Andrè, ecc.). Tra il 1979 e il 1980 è direttore della Banda dell’Istituto Umberto I di Salerno. e tiene diversi concerti in duo con pianoforte, tra cui presso il teatro Verdi di Salerno e a Ravello, in occasione del primo centenario della visita di R. Wagner a Villa Rufolo. Dal 1982 al 1987 ha collaborato con il teatro San Carlo di Napoli, sotto la guida di Renato Renzetti, per la prima assoluta della “Vivì” di Franco Mannino, ed è in tour a New York per lo Stabat Mater di Roberto De Simone, ed è orchestrale aggiunto nell’Orchestra del Teatro S. Carlo di Napoli. Nel 1994 conquista il I posto con il suo quartetto di saxophoni al concorso nazionale “Piero Carella” di Scafati. Nel 1998 è alla testa della “Band” professionale del Conservatorio “G. da Venosa” di Potenza. Nel 1999, è direttore e arrangiatore dell’ orchestra “Big Band”. Nel 2000 fonda l’ orchestra “Fantasia Napoletana”, della quale è direttore e arrangiatore di un vasto repertorio traversante l’intera storia della tradizione partenopea, con cui ha svolto un’intensa attività concertistica sino al 2004. Nel dicembre dello stesso anno è alla testa della Big Band “Swingtime”, in qualità di direttore, arrangiatore e solista per il “Tribute to Duke”. Ha inciso L.P. con l’orchestra “I seniores” di Luciano Fineschi e un cd “Tu vuo’ fa’ l’Americano” con l’orchestra New Harem per l’etichetta D.V. More Record. Ha composto, arrangiato ed eseguito le musiche della commedia “Uomo e galantuomo”, di Eduardo De Filippo, rappresentata nel 2007 dal Gruppo Umoristico Salernitano a Salerno, Rosarno e in diversi teatri italiani. Ha pubblicato un trattato di teoria della musica ad uso dei conservatori, ed è autore di alcune marce per Banda e di varie trascrizioni per organici di/con Saxofono di composizioni di autori classici. Docente di ruolo nei conservatori di Teoria, solfeggio e cultura musicale generale dal 1980, dal 2006 è titolare della cattedra di “Musica d’Insieme per formazione jazz” presso il Conservatorio di Musica di Salerno. In pensione come docente ha continuato la sua attività di musicista e compositore. Attività che ha svolto fino alla fine. Ieri alle 14 circa il decesso presso l’Ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona, dove si era recato in mattinata per un controllo, dopo una notte passata insonne a causa di una difficoltà respiratoria. Appena la notizia della dipartita di Antonio Florio si è diffusa in città e non solo, all’obitorio del nosocomio salernitano sono accorsi amici e allievi, mentre su Facebook decine e decine di messaggi sono stati postati sulla sua pagina personale. Dal direttore del Conservatorio di Salerno Fulvio Maffia agli amici del Serraglio, dalla consigliera comunale Antonia Willburger al suo allievo prediletto giunto da Caserta per porgergli l’ultimo saluto, e poi ancora tanti giornalisti, colleghi della compagna e firma del nostro quotidiano, Olga Chieffi che negli anni erano oramai diventati suoi amici. I funerali di Antonio Tonino Florio si terranno oggi, alle ore 16, presso la chiesa Santa Maria ad Martyres (Torrione)